Centro-Sud sferzato dal maltempo, ma sull’Italia ‘incombe’ ancora l’Anticiclone
— 26 novembre 2015 0 72Come ampiamente previsto, l’ingresso di aria fredda polare marittima, tracimata sul bacino centrale del mar Mediterraneo attraverso la valle del Rodano, ha determinato dapprima una ciclogenesi sul medio-basso Tirreno ed è stata accompagnata dall’inserimento di venti settentrionali piuttosto intensi che, tutt’ora, raggiungono l’intensità di burrasca lungo le coste del medio-basso Adriatico, il Canale d’Otranto e lo Ionio, cosi come su parte del basso Tirreno e sul Canale di Sicilia, oltre ad un sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Ora, se volessimo prendere per buone le odierne emissioni modellistiche, le future dinamiche atmosferiche potrebbero “regalarci” un vero e proprio capovolgimento barico, anche se non non vi è ancora la certezza che tale evento possa davvero verificarsi. Nel corso del prossimo fine settimana, difatti, l’approfondimento di una nuova saccatura su Labrador e Groenlandia favorirà la risposta dinamica dell’Anticiclone Subtropicale di matrice Nord-Africana dapprima verso la penisola Iberica ed in seguito in direzione del Mediterraneo centro-occidentale e parte dell’Europa centrale. Potrebbe aprirsi, quindi, un periodo di tempo maggiormente stabile e soleggiato sulle nostre regioni.
C’è da considerare, però, anche il rovescio della medaglia… Anticiclone, infatti, non è sempre sinonimo di bel tempo, specialmente durante i mesi cosiddetti più freddi. L’incremento barico, difatti, assicura una maggiore stabilizzazione atmosferica ma, a causa del fenomeno dell’inversione termica (dovuto ai cieli pressappoco sereni) e la conseguente stagnazione dell’umidità nei bassi strati, saranno foschie e banchi di nebbia a farla da padrone, specie di notte e di primo mattino lungo le pianure e le vallate Centro-Settentrionali. Laddove non sarà “operante” la nebbia, potremo osservare la presenza di nubi marittime la cui genesi è favorita dallo scorrimento di aria relativamente mite sulla superficie dei nostri mari
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